Sanità indossa una mascherina rossa

LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA SANITÀ #WeAreEssential – IL 24 GIUGNO INDOSSA UNA MASCHERINA ROSSA

Questa mattina si sono svolti vari presidi davanti agli ospedali nelle città di Arezzo, Bologna, Messina, Milano e Reggio Emilia convolantinaggio indetto dal Sindacato Generale di Base (SGB).

L’iniziativa rientra nell’ambito della campagna #WeAreEssential a sostegno delle rivendicazioni del personale della sanità che ancora oggi, dopo quasi 18 mesi di notevole impegno e abnegazione contro la pandemia, continua a fare i conti con una grave e strutturale carenza di organici, una diffusa precarietà e con salari troppo bassi e inadeguati. 

Con la campagna #WeAreEssential le lavoratrici e i lavoratori di ogni ruolo del comparto sanità hanno indossato una mascherina rossa, distribuite anche durante il volantinaggio , per richiedere un incremento di personale con più assunzioni stabili (attraverso lo scorrimento delle graduatorie in essere o l’indizione di concorsi) e la stabilizzazione di tutte le precarie e i precari.Una mascherina rossa indossata anche per protesta rispetto agli stipendi del personale della sanità italiana tra i più bassi d’Europa e del tutto incongrui di fronte alle alte competenze professionali e alle funzioni essenziali espletate nell’ambito delle cure e dell’assistenza.Una mancanza su cui bisogna necessariamente intervenire a partire, già dal prossimo rinnovo del CCNL di categoria, con aumenti salariali veri e sostanziosi, in linea con gli standard medi europei, ma anche conmaggiori risorse per le indennità e il trattamento accessorio.Infine, con la campagna #WeAreEssential, si è voluto dare risalto alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono mansioni nel profilo di Operatore Socio Sanitario (OSS). 

Infatti, l’OSS è una figura che, pur essendosi arricchita di competenze, esperienze e responsabilità divenendo indispensabile e essenziale per il SSN nel campo assistenziale e socio sanitario, continua ad essere inquadratanel ruolo tecnico, ormai non più coerente rispetto allo sviluppo professionale cresciuto nel corso degli anni.I tempi sono ormai maturi per un adeguamento del profilo dell’OSS attraverso l’applicazione della legge Lorenzin che ne prevede il passaggio nell’area delle professioni socio-sanitarie, nonché il contestuale inquadramento nella categoria C già a partire del prossimo rinnovo del CCNL comparto sanità.

Sindacato Generale di Base.

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