Actv Venezia. No alla logica del profitto

Il 5 febbraio, durante una riunione in collegamento telematico, Actv spa  di Venezia comunica ai rappresentanti SGB settore Autoferrotranvieri, le criticità della situazione economico contabile e finanziaria aziendale. Emerge da subito il deficit finanziario e di cassa con le conseguenze oggettive di un disavanzo di 30 ml di euro. Inoltre, con il classico gioco delle tre carte,dove il Jolly Covid la fa da padrone, viene stimata,per la fine del 2021,una perdita di circa 61 ml di euro. In poche parole vi sarebbe un problema di liquidità che non garantirebbe il pagamento degli stipendi ai lavoratori.Per rimettere in equilibrio i conti, Actv spa,d’accordo con l’amministrazione Comunale, decide di disdire gli accordi derivanti dalla contrattazione di secondo livello. Il tutto,nel nome della sostenibilità economica e finanziaria dell’azienda,gettando nella totale incertezza il futuro lavorativi dei dipendenti. A questo,si aggiungono anche le aggressioni verbali, da parte degli utenti,esasperati dal continuo disservizio causato dalla carenza dei mezzi di servizio (nonostante l’emergenza sanitaria,del  50%). SGB,nel ritenere inaccettabile,la disdetta della contrattazione di 2° livello,denuncia la grave situazione della mancata sicurezza negli ambienti di lavoro. Per SGB, le lotte per migliorare le condizioni di vita e gli ambienti di lavoro dei lavoratori, quelle contro la riduzione dei salari, e per il miglioramento degli ambienti di lavoro sono un patrimonio della lotta più generale della classe operaia. Da sempre gli operai, insieme con la lotta sindacale, lottano anche per cambiare leggi ingiuste che legittimano il sistema sociale fondato sullo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.  Nel nostro paese i diritti sanciti nella Costituzione sono tuttora subordinati ai poteri forti e sono applicati solo se compatibili con essi. Non si può subordinare la salute e la vita umana alla logica del profitto, ai costi economici aziendali.SGB non ci sta.

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