COMUNE DI BOLOGNA- A PARITA’ DI MANSIONI PARITA’ DI SALARIO: APRIRE UN TAVOLO DI VALUTAZIONE SUGLI APPALTI DEI SERVIZI ALLA PERSONA – Campagna elettorale – Comunicato n.2

Giovedì 3 giugno assemblea/ presidio educatrici scolastiche in appalto – ore 17.00 – Sotto il Comune di Bologna

Come un mantra SGB continua a chiedere che ci si metta a ragionare sui costi pubblici degli appalti per forniture dei servizi alla persona, in particolare abbiamo sempre richiesto che i servizi scolastici per l’integrazione degli alunni disabili fossero internalizzati, dai comuni o dallo stato,  lamentando la differenza salariale e di diritti tra coloro che lavorano per lo stato o per il comune assunti in modo diretto e quelli assunti in modo indiretto tramite appalti.

Molto  ha evidenziato la pandemia la discriminante tra lavoratori su garanzie e stipendi, esempio eclatante la chiusura delle scuole  a causa dell’aumento della diffusione del CoronaVirus, dove i dipendenti diretti di Comune o Stato venivano retribuite mentre quelle in appalto sono andate in cassa integrazione perdendo il 35% della retribuzione. Cosa che spesso avviene anche nel periodo estivo.

Come SGB riteniamo argomento attuale la valutazione dei costi economici per i servizi pubblici, pagati con i soldi delle nostre tasse, mettendo sulla bilancia anche la mancanza di diritti dei lavoratori in appalto; su questo chiediamo da tempo l’apertura di un tavolo istituzionale con tutti i rappresentanti dei lavoratori che vada a valutare la reale convenienza economica e la discriminante sui lavoratori in appalto.

La questione degli Appalti e del trattamento dei lavoratori  in questo momento poi, di messa in discussione del codice appalti e di grosse quantità di denaro da investire che arriveranno ai Comuni grazie al Recovery Fund diventa fondante per ragionare su reali cambi strutturali verso la sconfitta della precarietà che si incentiva proprio grazie agli appalti.

Questo è uno degli argomenti sui quali non ci possiamo e non ci vogliamo adeguare né allo status quo né alla demagogia delle promesse elettorali scritte sulla sabbia.

Per questo l’ abbiamo indicato, insieme ad altri argomenti,  nel documento che consegnamo ai candidati quando accettano di incontrarci guardandoci negli occhi.

E’ quindi un argomento già stato discusso, con cognizione di causa,  nell’incontro con Isabella Conti, mentre nessuna risposta alla richiesta di incontro è tuttora pervenuta dal suo sfidante alle primarie, Matteo Lepore.

Ovviamente lo discuteremo, successivamente alle primarie  anche con gli altri candidati a sindaco, a partire da Dora Palumbo candidata per “Sinistra Unita per Bologna” che si è già resa disponibile. La disponibilità ad incontrarci l’abbiamo data anche ai consiglieri della lista “Coalizione Civica” che hanno espresso una critica al nostro primo comunicato e allo stesso tempo una disponibilità ad incontrarci.

Ora però chiediamo a tutti di sostenere la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori delle cooperative in appalto al Comune di Bologna: a parità di mansioni, parità di salario 

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