Scuola: uscire dalla logica dell’emergenza, indietro non si torna!

Nei giorni scorsi,  è stato annunciata da Governo e Regioni la riapertura delle scuole, non tutte, a fronte di una diminuzione di contagi e di nuove linee guida comportamentali che ancora non sono state diffuse ai lavoratori di questi servizi e della scuola più in generale.

COME VOGLIAMO RIAPRIRE LE SCUOLE. 

Abbiamo ormai superato l’anno di Pandemia ed ancora non siamo usciti dalla logica dell’emergenza, infatti a secondo delle oscillazioni dei contagi o delle “esigenze elettorali” si aprono e si chiudono scuole .  Le classi restano ad alto rischio contagio perché  gli spazi sono inadeguati per contenere 25/30 alunni . Le vaccinazioni previste per gli insegnanti vanno a rilento a causa dell’assenza dei vaccini e degli allarmi procurati quotidianamente sulla loro sicurezza. 

Come SGB fin dall’inizio della Pandemia abbiamo richiesto un PIANO STRATEGICO poche cose ma essenziali : apertura nuovi spazi scolastici allo scopo di creare classi più piccole nel numero degli studenti e quindi più sicure , assunzione di tutti gli attuali 200.000 precari e l’internalizzazione di tutte quelle figure lavorative che svolgono funzioni determinanti per la vita della scuola come quella dell’integrazione e inclusione scolastica degli alunni disabili (educatori in appalto).

Nello specifico dei nidi e scuole dell’infanzia comunali SGB ha proposto, cosciente di non poter ottenere nell’immediato nuove assunzioni di diminuire il tempo scuola giornaliero per poter lavorare tutti in compresenza con piccoli gruppi .

COME SARANNO RIAPERTE? 

Sul come saranno riaperte le scuole dopo il ponte pasquale non è dato saperlo, nessuno ne scuola statale ne comunale ha ad oggi 31 marzo dettato linee guida e protocolli,  quindi è lecito credere che la riapertura sarà senza alcun cambiamento organizzativo e strutturale. Resteranno quindi le grandi classi, gli spazi inadeguati , i precari sfruttati e gli educatori in appalto pagati a cottimo, gli insegnati e gli ata senza vaccini.

INDIETRO NON SI TORNA. 

Come lavoratori della scuola e nidi Statali, Comunali e in appalto abbiamo sempre lottato contro la scuola come era prima della Pandemia, per l’assunzione dei precari e l’aumento degli organici, la messa in sicurezza degli edifici, contro le classi pollaio e per l’internalizazione dei servizi e dei lavoratori in appalto, e non permetteremo che tutto torni come prima. 

Quindi ci mobiliteremo insieme per: una scuola inclusiva, in presenza in condizioni di sicurezza che preveda vaccini per tutti e subito, una ricerca e riconversione di spazi per nuove scuole, l’assunzione dei precari, l’ampliamento degli organici e l’internalizzazione dei servizi e dei lavoratori in appalto.

Per questi motivi  SGB avvia le procedure per lo stato d’agitazione  di tutto il personale scolastico ed educativo, pubblico e privato ed organizza un primo presidio per il giorno 15 aprile!| 

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