SCUOLA- IL GOVERNO DRAGHI E IL MINISTRO BIANCHI CONFERMANO LE CLASSI POLLAIO PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO

Sarebbe questo il nuovo “Patto” per l’Istruzione e la Formazione ?

La bozza di decreto sugli organici del personale docente per l’anno scolastico 2021/22 non prevede alcun aumento significativo del numero di insegnanti, utile alla diminuzione del numero di alunni per classi.

100mila morti di coronavirus solo in Italia, negli ultimi 12 mesi, non sono evidentemente bastati al Ministero dell’Istruzione per far rivedere gli attuali parametri per la formazione delle classi di alunni che rimangono così inalterati, anche per il prossimo anno scolastico. Gli unici parziali incrementi riguarderanno i 5.000 posti di sostegno  e i 1.000 posti di potenziamento nella scuola dell’infanzia (già stabiliti dall’ultima legge di Bilancio).

La distribuzione dei 5.000 posti di sostegno tra le regioni sarà del tutto squilibrata e non avverrà in base alla gravità dei casi certificati, principio oramai vergognosamente affossato anche dal D.I. 182 del 29 dicembre 2020 (secondo cui sarà possibile per il Gruppo di Lavoro Operativo decretare le ore di sostegno che non servono indipendentemente dalla certificazione medica) ma in base al rapporto alunni disabili-docenti. Oltre il 20% di questi 5.000 posti aggiuntivi spetterà alla sola Lombardia mentre a tutte le regioni  del Sud Italia messe insieme spetterà circa il 19%.

Continua il taglio di cattedre per gli istituti professionali, anche in applicazione della “Riforma” del 2017 (l’ultimo colpo mortale a questo segmento d’istruzione) con l’eliminazione di altri 468 docenti disciplinari e 164 insegnanti Tecnico- Pratici.

Non viene confermato nemmeno il sottopagato organico COVID: un altro taglio di oltre 70mila lavoratori precari assunti con contratto di supplenza breve. Con buona pace del neo ministro Bianchi che vorrebbe l’intero organico in servizio entro il 1 settembre 2021, il prossimo anno scolastico sarà inaugurato con oltre 230mila cattedre vacanti. 

Senza investimenti sul personale e sull’edilizia scolastica non sarà mai possibile una scuola di qualità ed in sicurezza. 

SGB ha già proclamato lo sciopero di mansione per le attività legate all’Invalsi, a partire dal 5 e 6 maggio nella scuola primaria, e  conferma la lotta per un adeguato incremento degli organici utili al dimezzamento del numero di alunni per classi, la stabilizzazione per tutti i precari storici (docenti, ATA ed istitutori) attraverso l’indizione di un concorso per soli titoli e servizi, l’internalizzazione di figure fondamentali come gli educatori attualmente dipendenti delle ditte e delle cooperative in appalto, l’aumento della dotazione ATA, anche con l’assunzione di tutti gli ex LSU esclusi dai recenti bandi di assunzione.

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