SCIOPERO TOTALE E NECESSITÀ DI CAMBIO RADICALE

Comunicato di fine sciopero ferroviario del 6-7 luglio 2024

La massiccia adesione dei ferrovieri al quarto appuntamento di sciopero esprime una richiesta di cambiamento che non può più essere ignorata. La partecipazione è davanti agli occhi di tutti, non solo nelle soppressioni di treni prodotte dal personale e dalle lavorazioni a quelli propedeutiche ma non vi è settore e latitudine che non abbia contribuito alla riuscita in ogni ambito di lavoro. È dunque da ogni ambito di lavoro che si solleva l’aspettativa che l’assetto ferroviario cambi: la questione della sicurezza nei posti di lavoro e di esercizio, gli orari di lavoro e le loro articolazioni, i rapporti col personale e l’esigibilità dei diritti, il regime pensionistico, il recupero salariale, la precarietà, la parità di trattamento a parità di mansione svolta in un CCNL unico per tutti i lavoratori impiegati nelle attività ferroviarie. In generale si impone la domanda di revisione delle condizioni di lavoro, dove i lavoratori abbiano voce in capitolo, per alleviare le specifiche penalizzazioni e fatiche. In questione sono state messe le politiche di tagli e privatizzazione, le divisionalizzazioni e le esternalizzazioni, la gestione privatistica anziché pubblica e a controllo sociale della mobilità ferroviaria nel Paese.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza una forma adeguata che veicola il contenuto delle rivendicazioni. Il traino del moto presente oggi, cresciuto di sciopero in sciopero, è l’autorganizzazione dei lavoratori e la gestione dal basso delle vertenze. Dal Coordinamento Macchinisti Cargo all’Assemblea Nazionale Pdm-Pdb fino all’Assemblea Nazionale Lavoratori della Manutenzione dell’Infrastruttura ferroviaria sono fiorite innovative esperienze di profondo cambiamento di approccio sindacale, che hanno permesso di farla finita con lo strozzamento delle istanze e di rompere quegli equilibri consociativi fra aziende e sindacati firmatari, ancora incredibilmente arroccati nei loro fortini, che nel tempo hanno portato al declino del trasporto plurale e delle condizioni di lavoro. Le sigle sindacali di base CUB Trasporti, SGB e USB, sono a fianco di questo percorso e parte di un coinvolgimento di base che è loro congenito. Questo lavoro convinto e convincente ha permesso di mettere a disposizione dei lavoratori un’organizzazione unitaria, ampia e profonda nelle lavorazioni, che travalica persino chi di volta in volta proclama lo sciopero, se nel medesimo solco. I lavoratori che si identificano in questo percorso affluiscono alle assemblee e rinnovano i mandati vertenziali, prendono parte alle iniziative prendendo parte alle decisioni.

Dalle biglietterie/assistenza alle sale circolazione, dalle manutenzioni alle condotte/scorte, dalle verifiche alle manovre, dalle formazioni treni alle officine, dalle ferrovie concesse (soppressioni alla Circumvesuviana) ai vettori merci privati, i lavoratori si riconoscono e salutano gli scioperanti.

Il prossimo appuntamento comune è per la continuazione, non breve, della rivendicazione, fino al soddisfacimento della piattaforma di richieste.

cubtrasporti.cub@gmail.com
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