RAVENNA PRIMA GIORNATA DI SCIOPERO ALLA SE.FA DI SANT’ALBERTO

Dopo cinque mesi di inviti al confronto sindacale, i lavoratori della SE.FA di Sant’Alberto (Ra), azienda che produce ed esporta articoli tecnici in gomma, hanno deciso di incrociare le braccia. L’astensione dal lavoro, proclamata da SGB, è iniziata alle 14 di oggi pomeriggio e coinvolgerà l’intero turno sino alle 22. Dall’inizio della pandemia la produzione alla SE.FA non si è mai fermata; nemmeno per la chiusura che annualmente era programmata nel mese di dicembre. Al contrario a partire dai primi mesi del 2020 la direzione ha deciso di aumentare la produzione, dimezzando i tempi di stampaggio delle presse (da 150’’ a 70’’), aggravando così i ritmi e i carichi di lavoro. Se da una parte vi è stato un peggioramento delle condizioni di lavoro, dall’altra parte sono rimaste immutate le condizioni retributive dei lavoratori: inquadrati in livelli inferiori a quelli previsti per le loro mansioni dal CCNL Gomma Plastica a loro applicato, con un’indennità ferma dal 2018, per chi è impegnato tutti i sabati e le domeniche per tutto l’anno. Malgrado le diverse richieste di avviare un confronto sulle condizioni e i ritmi di lavoro, sul corretto inquadramento del personale, sull’aggiornamento della contratto aziendale, la SE.FA si è sempre dichiarata indisponibile alla convocazione di un tavolo sindacale richiesto da SGB. Per SE.FA gli unici sindacati titolati alla contrattazione sono CGIL, CISL e UIL; quegli stessi sindacati che in gran segreto hanno deciso di accordare alla SE.FA la proroga per il 2021 del vecchio contratto aziendale, da tempo è contestato dai lavoratori. I lavoratori però non ci stanno. Con l’adesione allo sciopero di tutti gli addetti alle presse impegnati nel turno pomeridiano e la presenza numerosa degli altri colleghi all’assemblea convocata davanti allo stabilimento, i lavoratori hanno dimostrato di essere uniti e determinati nella lotta per migliorare le loro condizioni di lavoro e i loro salari. Assieme a loro, come SGB, abbiamo deciso che le iniziative di sciopero proseguiranno sino a quando SE.FA non si renderà disponibile ad aprire un tavolo di confronto sulle richieste dei lavoratori.

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