Pensioni. La proposta del Governo. Verso quota 70

Nel decreto Milleproroghe la proposta del Governo per sfondare, finalmente (sigh…), il muro dei 70 anni per andare in pensione. Persino in un momento, adesso, in cui l’aspettativa di vita istat diminuisce.

Dedicata ai Dipendenti Pubblici, su base volontaria, arrivando fino ai 72 anni per medici e personale sanitario, al momento forse accantonata, ma evidentemente un chiaro segnale per tutto il mondo del lavoro ed un indirizzo da fare impallidire la Fornero. 

Come se il problema non fosse proprio la loro riforma delle pensioni che dal 95 ad oggi ha già allungato l’età lavorativa come nessun altro in Europa, tagliato gli assegni tanto da renderli invivibili, bloccato un corpo lavorativo con età media come mai prima, bloccato assunzioni e ricambio generazionale come se non fossimo in emergenza salariale ed occupazionale ogni giorno più di ieri. 

Come se nei servizi pubblici il problema non fosse già lo spostamento di risorse verso privatizzazioni, appalti ed affari, tagliando, chiudendo e relegando sanità, scuola, servizi ed uffici pubblici a tirare la carretta a proprie spese con quel po’ di personale rimasto con un’età media già altissima.

Come se il problema non fosse nel Paese una disoccupazione ed un problema salariale ogni giorno peggiore, e l’emergenza e l’unica risposta necessaria non fosse un piano occupazionale giovanile straordinario, anche e soprattutto pubblico, l’abbassamento dell’orario di lavoro a parità di salario, garantire a tutti servizi essenziali all’altezza e gratuiti, invece di pensare di ritardare ancora l’uscita dal lavoro addirittura abbattendo anche il muro dei 70 anni.

Come se il problema non fosse già un sistema pensionistico pubblico smantellato e privatizzato per far posto a mercato e fondi pensioni, anche di cgil cisl uil ed autonomi, che garantirà, a chi ce l’avrà, assegni vergognosi e nulla ai giovani di ieri e di oggi, figli di un precariato e di contratti che gridano vendetta. 

Come se non fossimo davanti, da tempo, ad una denatalità frutto dell’insicurezza e della precarietà di intere generazioni di ragazzi.

Altro che aumentare ancora l’età pensionabile, sfondando il muro dei 70 anni. Il problema sono proprio le loro politiche, da decenni, il problema è una classe sindacale di cgil cisl uil & autonomi completamente asservita. In Francia, davanti al nuovo tentativo di allungare l’età pensionabile dagli attuali 62 anni, milioni di lavoratori sono in piazza ed in sciopero, bloccando tutto.

Noi continuiamo a lottare e ad organizzare in tutti i posti di lavoro ed a livello complessivo, come con lo Sciopero Generale unitario del 2 dicembre di tutto il sindacalismo conflittuale e con la Manifestazione nazionale a Roma e decine di migliaia di lavoratori in piazza il giorno successivo.

In tutti i posti di lavoro e con tutti i Lavoratori, sempre di più, che manifestano la volontà di lottare, di rimboccarsi le maniche e di organizzarsi con noi. Organizzati con SGB

 

In basso, il comunicato in pdf

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