Continua lo sciopero per i lavoratori e lavoratrici in subappalto alla Ducati Motor – Facciamo chiarezza-

Da tre giorni le lavoratrici e i lavoratori degli appalti o meglio dei subappalti sono in sciopero e presidiano i cancelli della Ducati. Una mobilitazione che costa denaro, sudore e sangue a chi la sta portando avanti con una determinazione che è dettata dalla gravità della situazione che si è determinata a causa della volontà in primis del committente (Ducati Motor) di trasferire tutti e trenta i lavoratori a tempo indeterminato nei capannoni ex SDA di Sala Bolognese per sostituirli con lavoratori interinali.

Si tratta dei locali abbandonati da Sda (trasferitasi all’interporto) non conformi alle norme sanitarie e di sicurezza del lavoro, dove manca anche l’acqua calda e il riscaldamento.

Il trasferimento senza preavviso, è stato prima comunicato per iscritto da parte della committenza (Ducati Motor) evidenziando così una vera e propria illecita intermediazione di manodopera e, visto il diniego dei lavoratori, hanno proceduto con il ridicolo sotterfugio, di trasferirli a Sala Bolognese per fare un corso di formazione.

Come se non bastasse i lavoratori in sciopero vengono sostituiti da lavoratori interinali in spregio alle norme costituzionali mentre uno sconosciuto responsabile legale della 3service, ha avviato un procedimento contro 3 scioperanti sospendendoli con motivazioni a dir poco artificiose.

il Sig. Boni Giovanni responsabile legale della 3Rservice non ha mai sentito nè visto i suoi dipendenti a cui oggi ha mandato una lettera di contestazione e a cui avrebbe dovuto annunciare le modifiche dell’organizzazione richieste dalla committenza. Un probabile prestanome che nel sistema di scatole cinesi con il consorzio Cab log Srl e la complicità della Ducati motor, gestiscono appalti opachi, basati sullo sfruttamento dei lavoratori.

Come SGB abbiamo denunciato più volte, non ultimo martedì scorso durante la manifestazione contro le morti sul lavoro per Yaya, giovane lavoratore interinale dell’SDA , che i controlli sulla sicurezza e sulla legalità sono quasi inesistenti!

La musica è sempre quella, in accordo con un sindacato compiacente si organizza lo svuotamento all’interno dei magazzini dei lavoratori più “garantiti”, in questo caso si parla di anzianità ventennale, per riorganizzarli con manodopera precaria e non formata, esclusivamente allo scopo di ridurre i costi e aumentare i profitti

la lotta di queste lavoratrici e di questi lavoratori è una lotta che parla a tutti e che è utile a tutti i lavoratori, a partire da quelli della Ducati.

Lo sciopero prosegue ed il presidio si sposta sotto le finestre del Ministero del Lavoro ore 10 e della Prefettura di Bologna ore 12 !

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