BASTA AUMENTI DEL CARICO DI LAVORO, SALARI DA FAME E PRECARIETÀ!

L’11 OTTOBRE I LAVORATORI DELLA SCUOLA SCIOPERANO CONTRO IL GOVERNO DRAGHI!

L’anno scolastico 2021/22 si è aperto all’insegna dell’ennesimo incremento del carico di lavoro per docenti e ATA a parità di stipendio mentre sono già stati annunciati epocali aumenti dei prezzi (elettricità + 40% e gas + 31 %) che eroderanno ulteriormente il già magro potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti italiani.

L’intero corpo docente è costantemente impegnato in attività burocratiche, nella maggior parte dei casi, totalmente inutili alla didattica e funzionali soltanto all’ossessivo controllo dei dirigenti e del Ministero. Molte classi di alunni continuano ad essere numerose e complesse con inevitabili ripercussioni sul benessere psicofisico sia dei docenti che degli allievi. Gli insegnanti non specializzati sul sostegno dovrebbero lavorare gratis (secondo il Decreto sostegni bis) per altre 25 ore di formazione obbligatoria, gli insegnanti di sostegno sono alle prese con un PEI, peggiorativo ed esclusivo, appena bocciato dal TAR Lazio (sentenza 9795/2021), i docenti degli istituti professionali continuano a dover fare i conti con una “riforma” tutta burocratica (utile a mascherare i tagli) che ha portato negli ultimi 5 anni il tasso d’iscrizione dal 19% al 12% degli studenti e ad una continua fuga di docenti verso altri indirizzi con grande vantaggio della formazione privata e dei sostenitori della regionalizzazione totale della formazione professionale.

Con buona pace del ministro Bianchi l’algoritmo utilizzato per conferire le nomine a tempo determinato dalle GPS è già diventato causa di contenziosi seriali.

Per il personale ATA va ancora peggio! Alle attività di sanificazione e igienizzazione aggiunte negli ultimi due anni per i collaboratori scolastici si sono aggiunte ulteriori responsabilità legate alle verifiche sui green pass affidate ad assistenti amministrativi e agli stessi collaboratori scolastici. Mentre il legislatore sembra quasi divertirsi con una continua e sterminata produzione normativa in merito alla gestione della pandemia, il Ministero continua a scaricare sulle segreterie tutte le nuove incombenze senza preoccuparsi di potenziare gli organici.

L’11 ottobre SGB sarà in piazza soprattutto per rivendicare adeguamenti di salari e organici (anche con nuovi processi d’internalizzazione di figure esterne fondamentali come gli educatori), per il rifiuto dell’autonomia differenziata e per respingere tutte le continue provocazioni portate avanti dalle associazioni reazionarie dei dirigenti scolastici (oramai ospiti fissi in tutte le trasmissioni televisive) che pretendono, senza vergogna, il potere di assumere direttamente il personale (in totale disprezzo anche del dettato costituzionale) e di reprimere ulteriormente docenti e ATA.

LA SCUOLA PUBBLICA, LAICA, DEMOCRATICA E DI QUALITÀ NON È POSSIBILE SENZA ADEGUATI INVESTIMENTI GOVERNATIVI!

L’11 OTTOBRE SCENDIAMO IN PIAZZA IN TUTTE LE CITTÀ!

Condividi: