Appalto Ducati e Lamborghini di Sala Bolognese, partito ieri lo SCIOPERO dei lavoratori e delle lavoratrici Bcube per il PdR

La Cgil firma un accordo bocciato dalla maggioranza dei lavoratori? Vergogna!

lavoratori della Bcube in appalto alla Ducati/Lamborghini di Sala Bolognese da ieri sono in sciopero contro la proposta del PdR da parte aziendale.

Il Premio di risultato proposto dall’azienda, dalla validità di 3 anni, prevede una parte legata alla presenza, una legata alla produttività e una alla qualità.

I lavoratori e le lavoratrici organizzati con SGB che rappresentano la maggioranza dei dipendenti a tempo indeterminato, riuniti in assemblea hanno richiesto che il premio fosse diviso per reparti (Lamborghini e Ducati) per la verifica dei dati da parte dei lavoratori, l’eliminazione di uno dei due parametri sulla qualità in quanto non verificabile, la modifica dell’obbiettivo sulla produttività in quanto non raggiungibile (proponendo un’alternativa). Inoltre, hanno chiesto un welfare pari a 200 euro in buoni benzina in aggiunta al PdR. 

L’azienda dei punti richiesti ha accolto solo l’eliminazione di uno dei due punti sulla qualità respingendo il resto delle richieste e proponendo solo di anticipare per la parte della malattia ed esclusivamente per l’anno 2023, 458 euro del premio da erogare in buoni a fronte del non superamento della soglia di 5 gg di malattia nel primo semestre (sigh!!!).

A fronte della fermezza da parte dell’azienda di non concedere null’altro, i lavoratori e le lavoratrici hanno avviato lo sciopero per tutta la giornata di ieri ed oggi. Durante lo sciopero l’azienda ha comunicato la firma dell’accordo da parte della Cgil che rappresenta non più di 5/6 lavoratori all’intero magazzino, dichiarando dunque chiusa la trattativa. Se questo corrispondesse al vero, sarebbe gravissimo, in quanto l’ accordo è stato RIGETTATO DALLA MAGGIORANZA DEI LAVORATORI A TEMPO INDETERMINATO assumendosi inoltre una grossa responsabilità a fronte dell’individuazione di una percentuale di produttività linee/ora MAI raggiunta dal magazzino. Un accordo che non potrà essere modificato per 3 anni!!!

A fronte di questa arroganza padro-sindacale si è pertanto deciso di procedere con lo sciopero. 

Nella giornata di domani saranno decise le eventuali altre iniziative da intraprendere.

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