5-6-7 Aprile alle elezioni RSU VOTA SGB

Queste elezioni rsu arrivano dopo due anni di pandemia che – una volta di più – ha dimostrato l’insufficienza di un modello sindacale esclusivamente concertativo ed istituzionalizzato con le compagini di governo. 

Un’acquiescenza che negli anni ha prodotto nel nostro paese un sistema contrattuale vergognoso dove, secondo i dati ocse, il salario medio nel 2020 è diminuito rispetto a quello del 1990 mentre nel resto del continente europeo le retribuzioni sono progressivamente aumentate. 

Nelle retribuzioni dei dipendenti pubblici, secondo i dati Eurostat, l’Italia si trova appaiata accanto a paesi come la Slovenia, il Portogallo o la Repubblica Ceca, in fondo alla classifica dei salari medi

Il dato è comprensivo dei salari dei dirigenti che nel nostro paese, grazie a cgil, cisl e uil, da trent’anni hanno un contratto differente dal nostro e, stando ai dati ARAN, nel periodo 2012-2021 le loro retribuzioni hanno tenuto il passo dell’inflazione (+11%) mentre le nostre hanno perso metà dell’inflazione (4,3%). 

Come se questo non bastasse la legge finanziaria 2022 abbatte il muro dei 240.000 euro per i dirigenti pubblici, rendendo evidente una forbice assurda. Gran parte dei dipendenti non arriva a 24.000 euro. 10 volte meno

Leggendo poi i dati inps, i giovani e le donne nella pubblica amministrazione, a causa di un sistema contrattuale costruito sulle differenze artificiose, sulla finta meritocrazia e la massima discrezionalità della dirigenza nell’attribuire pezzi di salario accessorio e progressioni di carriera, guadagnano meno dei loro colleghi. 

L’acquiescenza sindacale a tutto ciò è stata ripagata con la regalia del silenzio-assenso sui fondi pensione per i neo assunti e con il tentativo di imporre un sistema di monopolio della rappresentanza sindacale che tenta di sottrarre sempre più potere contrattuale alle rsu per trasferirlo nelle mani delle segreterie sindacali dei firmatari del contratto nazionale, come sta avvenendo con i cosiddetti comitati paritetici che vorrebbero estendere anche alle aziende con meno di 200 dipendenti. 

I “nuovi” contratti per i quali non sono ancora state stanziate integralmente le risorse, rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione con aumenti medi di 50/70 euro ed un tasso di inflazione che i più ottimisti valutano in crescita a fine anno intorno al 15%, dovuto alla follia bellica ed alla scelta “cobelligerante” voluta dal governo. 

Contratti che non solo aumenteranno la forbice retributiva con quanto contrattato dai medesimi sindacati per la dirigenza, ma che rischiano di fare vaporizzare parte del salario accessorio alla grandissima parte dei dipendenti che non saranno ritenuti meritevoli a causa di un’ulteriore stretta discrezionale per il salario di produttività e per le (poche) progressioni di carriera. 

E ti  chiedono DI VOTARE PER LORO…… 

I candidati nelle liste SGB, a cui va il nostro ringraziamento insieme a quello per i commissari, gli scrutatori e tutti coloro che hanno contribuito fattivamente a questa campagna elettorale, si sono messi in gioco per provare a fronteggiare questa deriva sindacale in gran parte ostile al Pubblico Impiego. 

Servono onestà, trasparenza, coerenza e coraggio per dare più forza alla nostra idea di sindacato resistente, combattivo, generoso e solidaristico

  • Per difendere la libertà di espressione e i diritti di tutti i lavoratori; 
  • Per valorizzare la funzione sociale e l’importanza strategica del lavoro pubblico; 
  • Per aumentare la nostra capacità di intervenire con decisione nei processi lavorativi; 
  • Per riprendere quanto ci è stato sottratto in termini di salario, diritti e dignità; 
  • Per riaffermare una coscienza della classe lavoratrice che vorrebbero smarrita; 
  • Per impedire che le norme sulla rappresentanza sindacale taglino ulteriormente le voci come la nostra. 

 Per questo, qualsiasi sia o sia stata la vostra appartenenza sindacale, vi chiediamo di VOTARE SGB!

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