Assemblea nazionale lavoratrici e lavoratori combattivi – I risultati

500 lavoratrici e lavoratori hanno riempito la sala dell’assemblea nazionale dei lavoratori combattivi. 

Decine di interventi che hanno fatto vivere alla sala il vivo delle lotte sindacali e sociali che in questi mesi sono state portate avanti nei luoghi di lavoro e nei territori. 

In un clima combattivo, solidale ed unitario la sala ha sottolineato applaudendo tutti i passaggi che rimandavano alla necessità di generalizzare la mobilitazione fino ed oltre lo sciopero generale di tutte le categorie. 

L’assemblea ha poi approvato per acclamazione una mozione che si conclude così :

“l’assemblea del 27 settembre propone 

  • di attraversare le diverse iniziative di lotta e di sciopero che dovessero svilupparsi nelle prossime settimane, anche costruendo percorsi di convergenza e unificazione con le mobilitazioni di disoccupati, gli strike contro la devastazione ambientali e per lo sviluppo delle reti di solidarietà;
  • di organizzare una giornata di iniziativa nazionale per il prossimo 24 ottobre, sviluppandola nei diversi territori e nelle diverse realtà attraverso l’iniziativa di assemblee e coordinamenti locali, che nasceranno sulla base dell’assemblea di oggi;
  • di dare continuità a questo percorso aperto e collettivo di convergenza tra diversi settori e soggettività di classe, ponendosi il problema di sviluppare entro la fine dell’anno un processo di generalizzazione delle lotte e quindi anche di sciopero generale, per contrastare l’offensiva padronale che ha un carattere generale sul fronte dei contratti, della scuola e della sanità come delle più generali politiche economiche del governo;
  • di lanciare un appello ai lavoratori e alle lavoratrici combattivi e agli organismi di lotta di tutta Europa per un’iniziativa comune a partire da tre temi principali: riduzione drastica e generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario per far fronte a licenziamenti e disoccupazione; uniformità degli ammortizzatori sociali elevando il trattamento economico; patrimoniale sulle grandi ricchezze; difesa strenua del diritto di sciopero e delle agibilità sindacali, eliminazione delle politiche europee di controllo sull’immigrazione.”

In allegato testo integrale 

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