RESPINGIAMO I FONDI PENSIONE DALLA SCUOLA

Arriva lo scippo del TFR col silenzio assenso Dall’Inps a Espero, il fondo pensione di cgil cisl uil snals e gilda

Sembra che stia per diventare operativa l’adesione al fondo pensione Espero per i lavoratori assunti in ruolo a partire dal 2019 nel comparto Istruzione dopo diversi anni di problemi tecnici (legati ufficialmente alla privacy).

A fine maggio scorso, il Ministero dell’istruzione e del Merito (MIM) ha presentato un’apposita circolare ai sindacati. 

Ricordiamo che nel comparto Istruzione oltre il 90% dei dipendenti non ha mai aderito al fondo pensione per finanziare la pensione integrativa (soprattutto con il TFR) nonostante l’ultradecennale campagna pubblicitaria, portata avanti, in maniera ossessiva e ai limiti del paranoico, dai sindacati c.d. maggiormente rappresentativi che sono anche i gestori diretti di questo Fondo. 

Probabilmente, se questa adesione continua ad essere così insignificante è soprattutto perché il TFR versato sul Fondo non viene adeguato all’inflazione come invece accade nel caso in cui rimane all’INPS. Siccome i lavoratori non aderiscono volontariamente si vuole approfittare della disattenzione per scippare loro il TFR! 

In una fase storica di grande incertezza economica internazionale e di inflazione crescente diventa ancora più rischioso per i lavoratori affidare il loro TFR ai Fondi privati che fanno investimenti speculativi. 

Gli unici soggetti che possono trarre vantaggio dalla gestione speculativa di questi soldi dei lavoratori sono gli amministratori dello stesso Fondo con i loro lauti compensi. 

Al posto di svolgere il ruolo di speculatore finanziario, un sindacato degno di questo nome dovrebbe rilanciare le lotte per le pensioni dignitose per tutti e per l’abbassamento dell’età pensionabile. 

I soldi per le pensioni pubbliche ci sono! Basterebbe prenderli dalle spese militari verso le quali invece i fondi pensione privati vanno ad investire comprando sempre più i titoli di aziende come Leonardo. 

È chiaro perché CGIL, CISL e UIL non lottano per le pensioni da anni? 

La torta è grossa: tutto il personale di ruolo assunto dal 2019 e i futuri immessi, a cui SGB chiederà nuovamente di dichiarare la non adesione. Questi lavoratori, come da accordo con i sindacati del 16 novembre 2023, avranno infatti 9 mesi di tempo per decidere se aderire attivamente o recedere dall’adesione automatica al fondo Espero.

NO AI FONDI PENSIONENO ALL’ECONOMIA DI GUERRA
Condividi: