I NUMERI SOTTO LO ZERO DELLA “BASSA MANOVALANZA”

Il numero totale degli Operatori sociosanitari presenti in azienda Usl Toscana Sud Est è drammatico: in tutti i setting lavorativi, in tutti i presidi ospedalieri siamo ampiamente sotto organico.

A poco vale che l’Azienda decida, fuori tempo massimo, di assumere 22 OSS (2 subito e 20 si vedrà….): una goccia nel mare, considerando che si tratta di lavoratori che dovrebbero sopperire alle necessità di ben 3 province – Arezzo, Siena e Grosseto. E rispetto al fabbisogno, nonostante le assunzioni, siamo sempre a meno 11 operatori, poiché fra pensionamenti, malattie, congedi, legge 104 non si riesce chiaramente a garantire una presenza sufficiente di lavoratori attivi. Ma questa, va detto, è una precisa scelta dell’Azienda la quale ha deciso, con tutta evidenza, che gli/le OSS sono inutili.

BASSA MANOVALANZA, dunque, sulla quale non si intende puntare in maniera sufficiente neanche in un prossimo futuro.

Peccato che, per gli OSS presenti, la situazione lavorativa diventa ingestibile, fatta di rientri al lavoro nel libero, quindi di mancati riposi, di prolungamenti di orario fino a 12 h consecutive per turno, di impossibilità a usufruire delle ferie, della impossibilità di recupero delle ore pregresse lavorate. Quello che sta succedendo in particolare nella Medicina Generale dell’Ospedale del Casentino Bibbiena è particolarmente drammatico.

A fronte di 24 pazienti presenti – ma l’Azienda vuole portare a 30 il numero dei degenti! – tutti anziani ad alta complessità, comorbilità, polifarmacoterapia e disabilità, sono presenti 6 soli OSS impiegati per sopperire alle loro necessità di assistenza e tutela (in realtà 7 ma solo momentaneamente, dopo l’estate ritorna al suo reparto). Non ci vuole la scienza per capire che il numero degli OSS presenti è LARGAMENTE INSUFFICIENTE; Non solo: i degenti sottoposti agli esami vanno inoltre spostati dal letto alla barella; dalla barella ai lettini per gli esami diagnostici; rispostati in barella; rispostati nel proprio letto, poiché gli ascensori sono troppo stretti per accoglierli con il letto.

Il rischio per gli operatori è ovviamente quello di superlavoro e quindi di stress lavoro correlato.

Per i pazienti è quello di non vedere garantite le proprie esigenze assistenziali.

Si vanifica il motto “il paziente al centro”, di cui si fregia l’Azienda.

Meno OSS in organico significa inevitabilmente maggior lavoro, impossibile da soddisfare per chi è presente!

Il SINDACATO GENERALE DI BASE SGB è ufficialmente in lotta per ottenere un piano di assunzioni di OSS per rapporto/paziente congruo e non risicato all’osso!

Metteremo in campo tutte le azioni necessarie e coinvolgeremo gli organismi pubblici preposti affinché si tutelino pazienti e lavoratori.

PRETENDIAMO GIUSTIZIA PER I NOSTRI OPERATORI SOCIO SANITARI!

SINDACATO GENERALE DI BASE – SGB
Sede Nazionale Via Zampieri, 10 – 40129 Bologna – Tel 051.385932
nazionale@sindacatosgb.itsegreteria@sindacatosgb.it

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