IL GOVERNO MELONI S’INGINOCCHIA DAVANTI A TRUMP E ALLA GUERRA

A RIMETTERCI I LAVORATORI E I CETI POPOLARI!

Al vertice Nato del 25 giugno, tutti i governi europei (con qualche distinguo per la Spagna) hanno obbedito al presidente americano Trump: la spesa militare per i membri dell’Alleanza Atlantica va portata al 5% del PIL entro il 2035. Per l’Italia si tratta di passare dagli attuali circa 30 miliardi di euro l’anno agli oltre 100 miliardi entro il prossimo 2035.

Il nuovo padrone della Nato, Trump, non fa sconti a nessuno, nemmeno agli amici italiani Meloni e Salvini ma sembra concedere a tutti una gentile dilazione di pagamento.  

I conti sono semplici da fare: i 70 miliardi di euro l’anno di aumento di spese militari possono anche avvenire successivamente , l’importante è rispettare la scadenza del 2035. In ogni caso, 70 miliardi l’anno in più per 10 anni fanno 700 miliardi di euro pubblici che nel prossimo decennio dovranno essere destinati, direttamente o indirettamente, per finanziare le guerre imperialiste della Nato. Giusto per fornire un termine di paragone, 70 miliardi di euro è la spesa governativa, media annua, per l’Istruzione pubblica nel nostro Paese.  La Meloni non dice da dove saranno presi tutti questi miliardi ma non occorre un indovino per capire che se tale decisione venisse implementata registreremmo in Italia politiche di austerità mai viste negli ultimi 80 anni: tagli drastici alla spesa per le pensioni, chiusure generalizzate di ospedali, scuole, università, aziende di trasporto pubblico, tagli draconiani alla spesa pensionistica e al pubblico impiego. Questi aumenti di spesa militare si aggiungono al piano RE ARM EUROPE di 800 miliardi e alla decisione del Parlamento Europeo (con voto favorevole del PD) di spostare i fondi del PNRR alla spesa militare.

Per giustificare tutti questi sacrifici disumani in armi c’è bisogno di propaganda bellicista, anche contro l’evidenza. Non essendo più facilmente vendibile alle masse il nemico russo che vorrebbe invadere tutta l’Europa, la macchina della propaganda italiana (e non solo) si è inventata il pericolo imminente della bomba atomica iraniana.   La guerra di aggressione di USA e Israele all’Iran (definita “lavoro sporco” per il G7 dal cancelliere tedesco Merz) dovrebbe disilludere anche il più sincero europeista democratico circa la finta narrazione dell’aggressore-aggredito raccontata per giustificare, in questi ultimi tre anni, la fornitura delle armi all’Ucraina, la superiorità civile dell’Occidente, il diritto internazionale, l’ONU e tante altre favole Con buona pace per i tifosi sionisti e americani di casa nostra, è la stessa CNN ad affermare che non esistono prove dell’uranio distrutto dai bombardamenti americani in Iran e che il sistema difensivo IRON DOME non è adeguatamente in grado di bloccare i missili iraniani. Nessun vincitore ma solo morti.

Le potenze imperialiste occidentali (Stati Uniti in testa) non accettano la crescita economica dei nuovi importanti attori internazionali e minacciano di trascinare l’umanità intera in una guerra sempre più mondiale (gli USA potrebbero a breve sferrare anche un attacco a Taiwan).

I lavoratori di tutti Paesi non possono consentire genocidi e guerre fatte solo per soddisfare gli appetiti del capitale.

LOTTARE CONTRO LA GUERRA E PER IL DISARMO GENERALIZZATO SIGNIFICA LOTTARE PER LA DIFESA DEI SALARI E DEI DIRITTI: LE GUERRE LE FANNO CON I NOSTRI SOLDI!

SE TUTTI I PAESI SI ARMANO, AUMENTA LA GUERRA E NON LA PACE!

DOPO LO SCIOPERO DEL 20 GIUGNO, SGB CONFERMA LA PARTECIPAZIONE A TUTTE LE INIZIATIVE DI LOTTA CONTRO LA GUERRA E PER L’USCITA DELL’ITALIA DALLA NATO!

Di seguito, il comunicato in PDF:

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