BASTA ARMI in UCRAINA. FERMIAMO il GENOCIDIO IN PALESTINA. USIAMO I SOLDI PER LAVORO E WELFARE

NO AL RIARMO IN EUROPA – 20 GIUGNO SCIOPERO GENERALE

I lavoratori prendono l’iniziativa contro la guerra e l’economia di guerra insieme ai sindacati di base. Dopo mesi di manifestazioni, che hanno visto la partecipazione soprattutto di tanti giovani e studenti, contro il Piano di Riarmo in Europa, contro la guerra tra Russia e Ucraina (che continua da oltre tre anni) e per fermare il genocidio dei palestinesi a Gaza ed in Cisgiordania, è giunta l’ora dello sciopero generale!

Non basta dire PACE, bisogna schierarsi, prendere posizione sia contro chi ci vuole servi degli USA e della Nato sia contro chi, fintamente pacifista, appoggia i “volenterosi” della guerra in Europa contro la Russia.

Sostengono entrambi una economia di guerra dove il sistema produttivo e gli avanzamenti tecnologici sono pressoché integralmente utilizzati per il “sistema guerra” mentre la povertà aumenta e con questa anche il “lavoro povero” con salari ben al di sotto della media europea e sempre più precari.

I lavoratori italiani sono chiamati a scioperare il prossimo 20 giugno in tutte le categorie per dire NO al folle Piano di riarmo europeo da 800 miliardi di euro sottratti ai salari, alla sanità, alla scuola pubblica al trasporto pubblico locale, alle pensioni, ai fondi di coesione e che porterebbe ad un ulteriore debito pubblico degli stati pagato con ulteriori sacrifici imposti alle masse popolari.

Il governo non ha messo risorse per rinnovare adeguatamente i contratti pubblici rispetto all’inflazione e non ha avviato alcun processo di ridistribuzione della ricchezza verso i settori popolari, non interviene sui licenziamenti e sull’aumento dei prezzi!

Bisogna mettere in discussione questo sistema economico/sociale che porta soltanto a crisi economiche e guerre, commerciali, valutarie e militari.

Non vogliamo mandare i nostri figli a morire al fronte per una causa che non è la nostra!

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